TERAMO – «Abbiamo la bussola per andare avanti». Così il sindaco Maurizio Brucchi ha esordito durante il convegno dal titolo “Teramo nel nuovo Abruzzo” che si è tenuto oggi al Parco della scienza. Una bussola messa in moto nel lontano 2004 dall’amministrazione Chiodi, con il lancio del “Piano strategico Teramo 2020” e che ha “resistito”, come ha sottolineato il sindaco “anche ad un anno di commissariamento”. Un Piano che oggi, alla luce delle nuove esigenze viene in parte rivisto e arricchito. In primo luogo Teramo non sarà più sola, ma verrà affiancata da nuovi partner, entrando a far parte di quella che Brucchi ha definito “area vasta”, perché, ha sottolineato il primo cittadino «oggi si deve guardare al di là dei confini della municipalità». Quindi un Piano strategico condiviso anche con Atri, Nereto e Giulianova. «Il primo passo – ha affermato Brucchi – sarà quello di dotarci di un cartellone unico degli eventi congiunto». C’è poi un’altra novità tutta teramana annunciata da Brucchi: il tram-treno, una soluzione innovativa per risolvere il problema della tratta Teramo-Giulianova, giudicata poco appetibile per gli investitori, comprese le Ferrovie dello Stato. «Grazie all’interessamento dell’assessore Morra – ha spiegato Brucchi – siamo riusciti ad attrarre un partner importante come la Sangritana. Si tratta di un nuovo modo di intendere la mobilità su rotaia, oltre a risolvere il problema della tratta in questione, stiamo anche pensando di prolungarla fino ad arrivare in centro, ma non con un progetto faraonico, come quello che era stato presentato in passato: il tram-treno, infatti, potrà transitare anche sulla strada normale, con alcuni accorgimenti». Tutto questo anche nell’ottica del rilancio della zona di Piano D’Accio, sede del nuovo Polo Agroalimentare e di una nuova struttura ricettiva. «Ad ottobre – ha annunciato Brucchi – partiranno i lavori per la realizzazione della stazione di Piano D’Accio». Anche il governatore Gianni Chiodi, presente all’incontro, insieme agli assessori regionali Morra e Di Dalmazio, e anche all’ex assessore Lanfranco Venturoni, ha lodato l’amministrazione Brucchi, sottolineando come «a distanza di un certo numero di anni, si cominciano a vedere le prime realizzazioni concrete, dall’housing sociale al progetto di recupero dell’ex manicomio. Si è riusciti anche a correggere uno degli aspetti negativi del Piano, ossia il fatto di essere confinato nella sola città di Teramo». Durante il convegno è stato anche presentato il volume «Teramo, una storia da vivere», una pubblicazione ideata dall’assessore al Turismo Giorgio D’Ignazio.
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